L'essere nata negli anni ottanta, e aver trascorso i miei primi sei anni di vita in quella decade, mi ha permesso di trascorrere Natali fantasmagorici, cose che i bambini del giorno d'oggi rischiano di perdere. Provo sinceramente pena, e un briciolo di tristezza, nel pensare che certe tradizioni (anche avvenimenti bislacchi) si siano perse.
Sono figlia unica (per giunta femmina), e questo comporta(va) una serie di favoritismi di default: genitori, nonni, zii, amici dei primi-dei secondi-dei terzi elencati, tutti al mio cospetto (facendo anche versetti e moine che ricordo ancora!).
Lo spettacolo aveva inizio intorno al 8 Dicembre con la preparazione dell'albero e del presepe, con la composizione delle ghirlande con le bacche rosse laccate e le fette di arancia secca, e l'illuminazione del portone d'ingresso. La capanna la si faceva con il legname della stufa, spruzzato di neve in bomboletta; il muschio era quello che odorava di terra, che mio nonno portava dai boschi. Il Botanic non c'era, e anche senza alberelli in fibra ottica si stava bene lo stesso.
La maestra delle elementari ci faceva scrivere la letterina (e con quella poi, a seconda dei casi, valutava se fosse necessario l'intervento della psicologa), che poi veniva ritirata, imbustata, e consegnata ad ogni genitore alla fine della recita di Natale. Adesso la letterina la scrivono con l'ipad, inviandola con posta certificata all'addetto stampa di Santa Klaus.
Per decidere i menù delle feste (24 sera-25 pranzo-26 pranzo-31 sera-1 pranzo) la nonna prendeva il notes e scriveva la lista della spesa.
La spesa la si faceva nelle botteghe di paese, al massimo si andava "in città" ad acquistare i prodotti più particolari, quelli che ancora oggi mi sanno di vita vera: i formaggi del casaro amico di famiglia, il panettone e i ravioli del fornaio con la gobba, le acciughe sotto sale della vecchina che aspettava la mia nonna puntuale, come sempre, la mostarda con tanti mandarini piccanti per far piangere lo zio Gianni, e far ridere me. Altro che supel planzo all you can eat di Natale tutto compleso ventitle eulo!
E poi, se ci penso, era troppo divertente. Nel giro di una settimana vedevo tre o quattro babbi: il ragazzotto della Pro-Loco che arrivava con il carretto a portare i doni ai piccoli del paese, mio Zio Gianni che si vestiva da Babbo Natale con il loden verde, e alle quattro del mattino pigiva il mangianastri con Piva Piva l'oli d'uliva (ehm...va beh sono nordica) e Tu scendi dalle stelle. Persino mia mamma, che era andata a noleggiare il vestito rosso e bianco per portarmi l'ennesimo dono nei raduni di cuginetti, si prestava a fingere mal di testa e a disertare le festicciole...certo doveva fare la babba!
L'ultima volta hanno voluto esagerare, e gli è andata male: mamma e papà hanno fatto doppietta e pensavano di farmela bere. Ho riconosciuto gli occhi, ho sorriso, ho preso il mio pacchetto e ho fatto la foto con loro. Che babbi!
Ho provato a spiegare a mia cugina (5 anni) che sarebbe arrivato Babbo Natale e mi ha detto:"Ma smettila che è andato all'Iper, l'appuntamento è là!"
ahah tua cugina è una grande :)
RispondiEliminawww.robyzlfashionblog.com
Pensa che io sono una figlia unica femmina nata negli anni '60!
RispondiEliminaI miei ricordi più vivi sono la poesia declamata in piedi sulla sedia al cospetto di tutta la famiglia al termine del pranzo (mi sentivo una star!) e l'onoredi sfilare, in quanto più piccola, il rametto d'alloro piantato sul pandolce prima che il bisnonno -il più anziano - tagliasse le fette ( a Genova si usava così.... chissà se si fa ancora, io a casamia lo faccio!).
baciuz e Buonissimo Natale!
sandra
che bello il NATALE!
RispondiEliminaanche io sono figlia unica.... come ti capisco Guapy!!!!
RispondiEliminaFederica
La Ragazza dai Capelli Rossi
Anche io sono una ragazza degli anni '80...quanti bei ricordi!
RispondiEliminaAdoro il Natale...
Da me Babbo Natale era un signore del paese, che suonava il campanello la sera del 24 e portava i regali (che gli avevano consegnato i nostri genitori). Per questo a casa mia i regali si scartano ancora la sera del 24 dicembre! E' tradizione oramai!
BUON NATALE!!!!!
Lucia
www.legallychic.org
carina sono ricordi bellissimi,anche io li scarto il 24 sera
RispondiEliminahttp://www.pfgstyle.com/2013/12/amish-mood.html
Guapy christmas! Mi piacciono tantissimo questi post sul natale, è una festa che amo particolarmente, mi piace l'atmosfera, decorare la casa, cercare i regali mi sembra un modo per prendermi cura delle persone a cui voglio bene... ricordo ancora la poesia che ho recitato a 5 anni in chiesa vestita da angioletto :)
RispondiEliminabacini
Che bello questo post. I ricordi della tradizione nel periodo natalizio, momenti felici e spensierati con la famiglia. La lista della spesa che mia nonna preparava giorno 8 e tutto il resto. Ho quasi le lacrime agli occhi.
RispondiEliminaDaniela - Kaos magazine
ehehe divertentissimo!! sante parole!
RispondiEliminaMolto divertente!
RispondiEliminaAlessia
THECHILICOOL
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Kiss
La prima foto è bellissima! Lucy www.tpinkcarpet.com
RispondiEliminaahahah è sempre un piacere leggerti!
RispondiEliminaadoro il natale! bellissimi i uoi ricordi :)
RispondiEliminaLa risposta di tua cugina ha fatto la mia giornata, davvero.
RispondiEliminaGomitoloBlu.com
Una tenerezza infinita questo post... è proprio vero che i bimbi di oggi hanno perso lo stupore nei confronti della magia (vera o ricreata) di certe festività!
RispondiEliminaSeguimi su www.stylosophique.com e su MarieClaire.it
adoro il natale
RispondiElimina♡B.
LOVEHANDMADE.ME
ahahahahhahahhahahhahah gran finale, insomma! :°D
RispondiEliminaTi dò ragione su tutto, io da piccola non vedevo l'ora di fare l'albero di Natale, Charlotte invece ha cominciato con me tutta entusiasta, poi mi ha mollato per l'x-box. E questo è solo uno degli esempi che potrei farti... ormai si è perso tutto, che tristezza :(