giovedì 26 settembre 2013

CIPRIA, DOLCE COME QUEL 'CIAO, A DOMANI' E IL MIO VESTITO CON LA ROUCHE

Non sono solo rock, mi trasformo e mi reinvento. So anche essere tenue, come la cipria, come i colori delle torte nuziali, come la condizione di spirito quando probabilmente capisci che forse- e dico forse- ti stai facendo troppe menate e lasci andare le briglie. Dove andrai, andrai.
Ci sono mattine nelle quali credi, in cui ti svegli e senti che ci sarà il pranzo con i tuoi amori ( compresa Charlotte cane-orso e lo zio Gianni che non ti ritira i pacchi dei corrieri a discrezionalità sua), in cui non mancheranno la torta fatta in casa, la puntata registrata di Mela Verde con le mondine che fanno ricerca nelle risaie di Vercelli ( mica colgono il riso), la passeggiata (in questo caso a Milano vista la settimana brulicante di roba alla moda) e l'aperitivo ab-buffet sui Navigli o chissà dove e un "Ciao, ci sentiamo domani".
C'è una condizione tenue e dolce, come il colore del mio vestito cipria con la rouche, che solo la certezza che ci sarà quel "Ciao" l'indomani, può dare.











Photo by Marco Distaso

My outfit:
dress: Hm ( vecchia collezione)
borsa: Vintage anni '70
stivali: Replay 
occhiali: Patrizio Sabbadini Vintage
bangles: Stradivarius

CIPRIA, DOLCE COME QUEL 'CIAO, A DOMANI' E IL MIO VESTITO CON LA ROUCHE

Non sono solo rock, mi trasformo e mi reinvento. So anche essere tenue, come la cipria, come i colori delle torte nuziali, come la condizione di spirito quando probabilmente capisci che forse- e dico forse- ti stai facendo troppe menate e lasci andare le briglie. Dove andrai, andrai.
Ci sono mattine nelle quali credi, in cui ti svegli e senti che ci sarà il pranzo con i tuoi amori ( compresa Charlotte cane-orso e lo zio Gianni che non ti ritira i pacchi dei corrieri a discrezionalità sua), in cui non mancheranno la torta fatta in casa, la puntata registrata di Mela Verde con le mondine che fanno ricerca nelle risaie di Vercelli ( mica colgono il riso), la passeggiata (in questo caso a Milano vista la settimana brulicante di roba alla moda) e l'aperitivo ab-buffet sui Navigli o chissà dove e un "Ciao, ci sentiamo domani".
C'è una condizione tenue e dolce, come il colore del mio vestito cipria con la rouche, che solo la certezza che ci sarà quel "Ciao" l'indomani, può dare.



mercoledì 25 settembre 2013

CAFEèNOIR #SEXY E' #GLAM QUANDO...

Serve un attimo di attenzione care guape. Lo so che siete schiave dello shopping, o perlomeno la maggior parte di voi. Scarpe e borse sono sempre nel vostro mirino. Bene, oggi Cafènoir vi da la possibilità di vincere una favolosa borsa della nuova collezione, basta spremere le meningi e aguzzare la creatività  ( dai fate uno sforzo, su). Dovete solo pensarvi sexy e glam a come vi sentite in questa condizione da "splendide".





Partecipare è semplicissimo:

Fino al 30 settembre potrete collegarvi al sito Cafénoire.it e aderire al concorso.
Dovrete completare la frase #Sexy è #Glam quando:……( in un massimo di 100 caratteri) e inviarla.
Tra tutte le frasi inviate verranno estratte 4 fortunate che si aggiudicheranno un buono dal valore di 250 euro per l'acquisto di prodotti del brand.




Non è tutto...
Una giuria ad hoc sceglierà le 100 migliori frasi, che meglio rispecchiano la filosofia del brand e della campaga #Sexy è #Glam quando...che potranno essere votate da tutte voi ( dopo la registrazione sul sito di Cafènoir)  dal 11 ottobre al 15 novembre per l'estrazione di altre 90 borse ( sopra due dei modelli in palio)

Io direi di partecipare. Subito. Presto. Go!

Qui il regolamento completo del concorso


CAFEèNOIR #SEXY E' #GLAM QUANDO...

Serve un attimo di attenzione care guape. Lo so che siete schiave dello shopping, o perlomeno la maggior parte di voi. Scarpe e borse sono sempre nel vostro mirino. Bene, oggi Cafènoir vi da la possibilità di vincere una favolosa borsa della nuova collezione, basta spremere le meningi e aguzzare la creatività  ( dai fate uno sforzo, su). Dovete solo pensarvi sexy e glam a come vi sentite in questa condizione da "splendide".



martedì 24 settembre 2013

FASHION WEEK e CELO-MANCA: MAL DI PIEDI E WANNABE!

Come quando scambiavi le figurine panini ( che poi attaccavi con la Coccoina che sapeva di mandorla andata a male)  e dicevi: Celo-Manca-Celo-Celo-Doppia; la Fashion Week di Milano è un po' così: un calendario di eventi, sfilate, festicciole, brindisi, presentazioni, foto, insomma cosa da fare e depennare dalla lista.
Ci sono cose e situazioni che contraddistinguono la settimana della moda milanese e che, senza di esse, tutto sembrerebbe troppo normale. Perché è chiaro no? Durante quei sette giorni, che poi sono sei, succedono cose che nella vita normale di esseri pensanti e dotati di raziocinio non dovrebbero accadere. Salvo poi farle necessariamente e lamentarsene tre secondi dopo su Facebook.

Procediamo con sintesi a scoprire se anche voi siete state delle ottime protagoniste da Fashion Week. Sappiate dirmelo, di grazia!




Il mal di piedi. E' primo in classifica di diritto in quanto Re della Fashion Week. Non c'è da stupirsi se i piedi stanno per scoppiare e sono ridotti ad un agglomerato di bolle e ciocche rosse che la Pimpa a confronto non aveva discromie. Camminare per sei giorni, e macinare chilometri su tacchi 18 con scultura annessa, lascia prevedere la catastrofe ( non tutte hanno l'autista!). Manca: ho indossato tacchi stranamente comodi e boots piattonissimi. Si chiama astuzia. 

Cibarsi alle 23, preferibilmente non di solo caffè e smog. Durante la settimana della moda non si mangia, è chiaro ed evidente a tutti. Tra una sfilata e l'altra non c'è tempo perché devi andare alla presentazione, e poi a farti i capelli gratis in Piazza Duomo mentre tutti ti spiano dalla vetrata, poi devi fare le foto nei fuori sfilata e poi c'è l'altra sfilata, il party, il dopo party della sfilata! Alle 23 altro che sfilata: solo e solamente sfilat -ino, con la mortadella. Celo: mi sono nutrita sfalsando un po' il mio metabolismo basale. Pranzo alle 16, cena alle 23: panini, panini, pizzette, stuzzichini insipidi e..l'ho già detto "panini"?

Esserci a tutti i costi senza distinguere il cotone dalla seta. Ossia, la maggior parte della presenza umana durante la Fashion Week. Qui potrebbe scattare la polemica, in realtà ne faccio a meno perché ormai non sto dicendo nulla di così eclatante di cui il mondo si sia già reso conto: alle filate, alle presentazioni ecc ecc l'importante è presenziare, è essere lì con un dispositivo tecnologico di ultima generazione ( sia esso telefono, tablet, astronave!) a immortalare. Dai, l'ho visto con le mie palle oculari color bottiglia della birra: le modelle passavano con i loro splendidi abiti e centinaia di sedicenti esperte stavano con il crapone basso, illuminato dallo schermo, a condividere la prima uscita su Instagram. Oh, la sfilata è finita, ti sei persa gli altri 32 modelli. Vabbeh! Manca: le sfilate le guardo. Ho provato a condividere live, ma non funzionava, così ho buttato la "baracca" del mio Note in borsa e me ne sono fatta una ragione. 

Il fuori sfilata dove c'è pieno di fotografi che poi mi pubblicano su WebFashionStyleCoolGlam.com
Alle sfilate considerate off limits per molte comuni mortali come la sottoscritta, puoi solo vedere:

chi entra con outfits pazzeschi ( che fotograferai)
chi sta fuori come te a fare mercato e a fotografare gente e scarpe
i fotografi di tutto il globo che fotografano gente a caso o chi ,con audacia, si mette in testa un vaso di fiori
chi si spara le pose sapendo si sfoggiare una mise "che spacca" per essere fotografata e finire su un qualsiasi sito di moda. Fa portfolio, ovvio. Manca: ho scattato poche foto, sono capitata per caso ad un fuori sfilata e non ho posato davanti al portone di chissà quale palazzo settecentesco. Per le foto di street un po' mi pento, ma non le scambio come le figurine. 

La collezione di inviti che ho potuto solo guardare. La faccio breve qui: ho un lavoro altro e simile a questo. Scrivo sempre, ma in redazione ci devo andare se la pagnotta voglio mangiare; si evince che all'85% dei 29 inviti ( li ho contati) ricevuti ho risposto: "Scusa davvero ma non posso esserci, sono al lavoro!" Celo

Impallidire davanti alle modelle. Anche qui la faccio breve: sono sulla soglia dei 30 anni, indosso una 48 di taglia e sono alta 1.73, ergo, impallidire davanti ad una ragazza dell'est alta m. 1.86 con m1.34 di gambe è normale e comprensibile. Ad alcune porterei volentieri lo sfilatino con la mortazza di cui sorpa! Celo


Incontrare gente oltre lo schermo. Noi siamo social, e questa condizione spesso porta a relazionarci con colleghe e amiche bloggers solo davanti ad uno schermo, a scambiarci battutine, a mettere like o cuoricini sulle foto. Durante la Fashion Week foto e parole prendono forma: incontri questi nomi e dai loro un volto, una voce, un sorriso. Celo, e di questo sono molto felice. 

E ora un po' di foto a casaccio, come piace a me!
Il pranzo delle 14.50!

Antonietta-My Vintage Curves e Alessandra- Verdementa blog




Un po' di street vitimanica!

Anime da fuori sfilata al telefono

Code dietro, di lato e ..."Vuoi guardare le mie apps?? Sto facendo l'aggiornamento"
Antonietta aka MamaAfrica!


I navigli di Milano aka Rimini

Guapy e Morbida la Vita!


FASHION WEEK e CELO-MANCA: MAL DI PIEDI E WANNABE!

Come quando scambiavi le figurine panini ( che poi attaccavi con la Coccoina che sapeva di mandorla andata a male)  e dicevi: Celo-Manca-Celo-Celo-Doppia; la Fashion Week di Milano è un po' così: un calendario di eventi, sfilate, festicciole, brindisi, presentazioni, foto, insomma cosa da fare e depennare dalla lista.
Ci sono cose e situazioni che contraddistinguono la settimana della moda milanese e che, senza di esse, tutto sembrerebbe troppo normale. Perché è chiaro no? Durante quei sette giorni, che poi sono sei, succedono cose che nella vita normale di esseri pensanti e dotati di raziocinio non dovrebbero accadere. Salvo poi farle necessariamente e lamentarsene tre secondi dopo su Facebook.

Procediamo con sintesi a scoprire se anche voi siete state delle ottime protagoniste da Fashion Week. Sappiate dirmelo, di grazia!



lunedì 23 settembre 2013

FASHION WEEK. SHOOTING DI UN OUTFIT ROCK DI NERO E PELLE!

Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera.
Johann Wolfgang Goethe

Shooting
Dress: PAOLA JOY
Make upMANUELA GRAVINA
Location: MILANO,GIARDINI DI VILLA REALE


Questo è uno degli outfit indossati durante la Milano Fashion Week Settembre 2013, un outfit dallo spirito decisamente rock: nero, pelle, borchie e catene. Per una Guapy che si è votata al rock duro e puro ( sai la novità!).











FASHION WEEK. SHOOTING DI UN OUTFIT ROCK DI NERO E PELLE!

Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera.
Johann Wolfgang Goethe

Shooting
Dress: PAOLA JOY
Make upMANUELA GRAVINA
Location: MILANO,GIARDINI DI VILLA REALE


Questo è uno degli outfit indossati durante la Milano Fashion Week Settembre 2013, un outfit dallo spirito decisamente rock: nero, pelle, borchie e catene. Per una Guapy che si è votata al rock duro e puro ( sai la novità!).


giovedì 19 settembre 2013

FASHION WEEK. FOR.ME SS14 BY ELENA MIRO': IT'S URBAN GLAM

La mia terza sfilata For.Me by Elena Mirò, il progetto between del Gruppo Miroglio dedicato alle forme sinuose e cool. La seconda alla quale assisto, munita tassativamente di macchina fotografica,  per la Primavera Estate 2014. Molto diversa la collezione SS14 vista in passerella ieri, rispetto a quella della stagione passata: pochi i colori, all'insegna del minimal chic e sobri e metropolitani i tagli per un look urban glam ispirato alla city. Protagonisti assoluti sono il bianco e il nero, che a volte si mixano e a volte sanno contrapporsi nettamente in color blocks marcati. Le trame sui canavas sono preziose, luccicanti; i bermuda bianchi e pitonati ( davvero ostici per le curvy) sono super cool ( se non abbinati al sandalo bianco), le bluse generose sulle spalle e squadrate.
Favolosi gli abiti iperfemminili che sfoggiano spacchi sexy e scollature più pronunciate del solito.

Vi lascio ai miei scatti durante la sfilata For.Me Spring Summer 14 al Museo della Permanente di Via Turati-Milano. 





















Photo by Eleonora Lanzetti