venerdì 28 febbraio 2014

DIARIO DELLA FASHION WEEK CON INNAMORAMENTI VARI

Per me la settimana della moda milanese (che nel mio caso si é ridotta a tre giorni) é stata un divertimento. Avevo detto prima che iniziasse che sarei andata in gita no? Cosí ho fatto: ho staccato dall'usuale lavoro di redazione e ho liberato la mente anche stando in giro per Milano 16 ore al giorno con due sole soste veloci, manco la gita fosse che so, in Calabria, con due tappe all'Autogrill.


Le mie giornate di Fashion Week iniziano sul treno, sul favoloso passante di Trenord, dove é chiaro abbiano pensato che arrivassi da un party della sera prima. Con una certa noncuranza sono arrivata con una gonna metallizzata verde acqua, e i vecchini sul binario due hanno per un istante interrotto i commenti su San Remo per concentrarsi su quella sottana abbagliante dinnanzi a loro:"Vààà che bèl vestí!". Io li ho sentiti, e mi sono sentita fichissima e corteggiata dalla cumpa di stagionati!






Durante la fashion week ho indossato scarpe comode. Le scarpe comode non sono fashion -direbbe qualcuno del settore- perché la comodità, l'avere ancora mobilità podalica serale e l'alluce valgo pacifico, non sono di certo fashion. Beh, non mi importa, ho volato basso.



Ho scoperto che in mezzo ai grattacieli si puó giocare a calcio balilla, mentre là fuori è tutto un fermento di taxi, di auto sponsor e di fuori sfilata, di macchine fotografiche.



La cosa piú sensazionale peró é quella di aver trascorso ore spassose, saltando su e giú dalla metropolitana, con la curiositá di vedere e toccare le idee creative di chi la moda la fa. Mi sono innamorata moltissime volte: alcune di borse, che poi tradivo per innamorarmi di un cappello, al quale mettevo a sua volta le corna innamorandomi di un paio di scarpe con il carrarmato seghettato.

Innamoramento 1: maxi pochette Maria La Rosa
Innamoramento 2: Blossom Collection Luisa Tratzi
Innamoramento 3: cappello con foglia in oro realizzato a mano Niki

Innamoramento 4: brava ragazza punker

Innamoramento 5: boots con carrarmato ASH

Innamoramento 6: minidress in neoprene Marta Forghieri

Innamoramento 7: cappotto doppiopetto Susanna Comet


DIARIO DELLA FASHION WEEK CON INNAMORAMENTI VARI

Per me la settimana della moda milanese (che nel mio caso si é ridotta a tre giorni) é stata un divertimento. Avevo detto prima che iniziasse che sarei andata in gita no? Cosí ho fatto: ho staccato dall'usuale lavoro di redazione e ho liberato la mente anche stando in giro per Milano 16 ore al giorno con due sole soste veloci, manco la gita fosse che so, in Calabria, con due tappe all'Autogrill.


Le mie giornate di Fashion Week iniziano sul treno, sul favoloso passante di Trenord, dove é chiaro abbiano pensato che arrivassi da un party della sera prima. Con una certa noncuranza sono arrivata con una gonna metallizzata verde acqua, e i vecchini sul binario due hanno per un istante interrotto i commenti su San Remo per concentrarsi su quella sottana abbagliante dinnanzi a loro:"Vààà che bèl vestí!". Io li ho sentiti, e mi sono sentita fichissima e corteggiata dalla cumpa di stagionati!



giovedì 27 febbraio 2014

CURVY OUTFIT: PER UNA SETTIMANA DELLA MODA RILASSATA CI VUOLE IL SALVIA!

Quando ero piccina amavo il giallo. Il giallo sole era il colore del mio pennarello preferito, della mia magliettina del cuore, di uno zaino limited edition di Mandarina Duck di mia madre quando ero alle medie, e dell'allegria. Era un colore che evidentemente mi si addiceva. Come Picasso insegna, poi, sono passata al mio periodo nero ( tutti hanno avuto l'adoescienza metallo pesante, dai), e poi, al periodo viola che ancor non m'abbandona! Il periodo salvia, però, non l'avevo mai vissuto; a dire il vero non avevo considerato nemmeno il salvia in quanto colore. 
Succede invece che vai a trovare delle amiche in showroom, e compare una gonna. Una gonna color salvia, che tu non vuoi proprio provare perché no, non la vedi tua, così, nemmeno sulla gruccia. 

Poi la indossi, la gonna lunga e ampia della collezione primaverile di Taviani Curve, e la suonata cambia. Capisci che può essere un elemento fondamentale per la riuscita di un outfit curvy non convenzionale. La convenzione vorrebbe che sopra questa gonna si indossasse qualcosa di scuro-corto-stretto. Ho seguito alla lettera, devo dire.

Ed é cosí che mi sono lanciata con la nouance, abbinandoci anche un top lungo doppio in cotone e tulle della collezione primavera estate di Mariagrazia Panizzi. 


Quindi ok, superato il periodo viola? Se nascondessi i piedi sotto il salvia potreste anche crederci.






  Photo Marco Distaso

 My outfit:

Gonna: Taviani Curve SS14
Top lungo: Mariagrazia Panizzi SS14
Scarpe:  Converse All Star
Borsa: Mandarina Duck (presa con super sconti qui)
Occhiali da sole: vintage


CURVY OUTFIT: PER UNA SETTIMANA DELLA MODA RILASSATA CI VUOLE IL SALVIA!

Quando ero piccina amavo il giallo. Il giallo sole era il colore del mio pennarello preferito, della mia magliettina del cuore, di uno zaino limited edition di Mandarina Duck di mia madre quando ero alle medie, e dell'allegria. Era un colore che evidentemente mi si addiceva. Come Picasso insegna, poi, sono passata al mio periodo nero ( tutti hanno avuto l'adoescienza metallo pesante, dai), e poi, al periodo viola che ancor non m'abbandona! Il periodo salvia, però, non l'avevo mai vissuto; a dire il vero non avevo considerato nemmeno il salvia in quanto colore. 
Succede invece che vai a trovare delle amiche in showroom, e compare una gonna. Una gonna color salvia, che tu non vuoi proprio provare perché no, non la vedi tua, così, nemmeno sulla gruccia. 

Poi la indossi, la gonna lunga e ampia della collezione primaverile di Taviani Curve, e la suonata cambia. Capisci che può essere un elemento fondamentale per la riuscita di un outfit curvy non convenzionale. La convenzione vorrebbe che sopra questa gonna si indossasse qualcosa di scuro-corto-stretto. Ho seguito alla lettera, devo dire.

Ed é cosí che mi sono lanciata con la nouance, abbinandoci anche un top lungo doppio in cotone e tulle della collezione primavera estate di Mariagrazia Panizzi. 


Quindi ok, superato il periodo viola? Se nascondessi i piedi sotto il salvia potreste anche crederci.


mercoledì 26 febbraio 2014

MFW AL TESTANERA CUBE : CLASSY BUT ROCK W/SATURNINO

E dopo aver inalato sei bombolette di lacca al profumo meraviglioso di violetta-barra-peonia-barra-glicine, ed essermi fatta mettere le mani in testa da Marco, il simpatico hairstylist incontrato al cube Testanera in via Mercanti, sono qui a raccontarvela.
Punto primo: la prossima volta dico allo staff di Testanera di farmi uscire con la beccata abnorme, dei rotoloni in testa che io chiamerò con il nome di cannoli (giusto perchè poco distante dal cube c'ere il carretto dei siciliani dove vendevano mangiarini buonissimi!).
Punto secondo: Saturnino è social. Non solo perchè ha migliaia di followers su FAcebook, Instagram, Twitter e probabilmente che so, al supermercato, alla porta, sotto il palco, no: è social perchè socializza con chiunque ed è un tipo easy, anche con il cappello color polenta!
Punto terzo: a Saturnino piacciono le curvy, e me lo ha confessato personalmente...era anche ferrato in materia!
Punto quarto: ho i capelli troppo rossi e sembro una ciliegiona
Punto quinto: al cube di Testanera ci si diverte e si fanno grosse risate, c'è spazio per tutti e, anche se ti senti osservata come un pitone in una teca, riesci ad essere a tuo agio!














Si ringraziano calorosamente: lo staff di Testanera, Letizia Cilente, gli hairstylist Andrea e Marco e Saturnino, ovvio!

MFW AL TESTANERA CUBE : CLASSY BUT ROCK W/SATURNINO

E dopo aver inalato sei bombolette di lacca al profumo meraviglioso di violetta-barra-peonia-barra-glicine, ed essermi fatta mettere le mani in testa da Marco, il simpatico hairstylist incontrato al cube Testanera in via Mercanti, sono qui a raccontarvela.
Punto primo: la prossima volta dico allo staff di Testanera di farmi uscire con la beccata abnorme, dei rotoloni in testa che io chiamerò con il nome di cannoli (giusto perchè poco distante dal cube c'ere il carretto dei siciliani dove vendevano mangiarini buonissimi!).
Punto secondo: Saturnino è social. Non solo perchè ha migliaia di followers su FAcebook, Instagram, Twitter e probabilmente che so, al supermercato, alla porta, sotto il palco, no: è social perchè socializza con chiunque ed è un tipo easy, anche con il cappello color polenta!
Punto terzo: a Saturnino piacciono le curvy, e me lo ha confessato personalmente...era anche ferrato in materia!
Punto quarto: ho i capelli troppo rossi e sembro una ciliegiona
Punto quinto: al cube di Testanera ci si diverte e si fanno grosse risate, c'è spazio per tutti e, anche se ti senti osservata come un pitone in una teca, riesci ad essere a tuo agio!


lunedì 24 febbraio 2014

CURVY PARTY DRESS IN MILAN FASHION WEEK

"No, macché, ma quale lustrino e paillettes: non fanno per me, non sono una tipa da party, ok?"
E' evidente che qualcosa è andato storto e non sono stata presa sul serio. 
In questa Milano Fashion Week, o Settimana della Moda -chiamatela come vi pare- mi sono divertita. Sì, l'ho vissuta con il giusto spirito, sperimentando anche cose nuove, vivendo situazioni mediamente imbarazzanti e  ridendo di gusto. Per tutto il resoconto -del quale probabilmente non vi interesserà una mazza- dovrete pazientare ancora qualche giorno perché ho le sd della mia ciccina reflex anche nel naso (comodo lettore!). Ora vi dovete accontentare di questo outfit!

Abbiamo scattato queste foto in una location metropolitana, nella zona dei grattacieli di Porta Garibaldi, a Milano, alle spalle della pettinatissima (e da me poco frequentata) Corso Como: una piazza con luci, specchi, palazzi di 24 piani, acqua; che, metti caso di essere vestita con quattro stracci, vieni bene comunque.


No, no sequins or sparkly dress ok? I'm not a party girl
It 'obvious that something went wrong and I was not serious!
In this Milan Fashion Week, Fashion Week-or call it what you like-I enjoyed it. Yes, I lived it with the right spirit, experimenting new things, experiencing an average of embarrassing situations and laughing heartily
We took these pictures in an underground location, in the area of skyscrapers Porta Garibaldi in Milan, near Corso Como: a square with lights, mirrors, 24-storey buildings, water, a perfect location for this shooting in collaboration with Igigi.
This beautiful party is a cocktail dress draped over the side,  blue china with sparkling gold effect!
Collection FW 13-14 Igigi by Yuliya Raquel.


 Io per l'occasione indossavo un cocktail dress drappeggiato sul fianco color blu china gold effect della collezione FW Igigi by Julija Raquel.






 Ph by Elena Pititto

My Outfit: 
shoes: Accessorize Vintage collection
makeup: It style

CURVY PARTY DRESS IN MILAN FASHION WEEK

"No, macché, ma quale lustrino e paillettes: non fanno per me, non sono una tipa da party, ok?"
E' evidente che qualcosa è andato storto e non sono stata presa sul serio. 
In questa Milano Fashion Week, o Settimana della Moda -chiamatela come vi pare- mi sono divertita. Sì, l'ho vissuta con il giusto spirito, sperimentando anche cose nuove, vivendo situazioni mediamente imbarazzanti e  ridendo di gusto. Per tutto il resoconto -del quale probabilmente non vi interesserà una mazza- dovrete pazientare ancora qualche giorno perché ho le sd della mia ciccina reflex anche nel naso (comodo lettore!). Ora vi dovete accontentare di questo outfit!

Abbiamo scattato queste foto in una location metropolitana, nella zona dei grattacieli di Porta Garibaldi, a Milano, alle spalle della pettinatissima (e da me poco frequentata) Corso Como: una piazza con luci, specchi, palazzi di 24 piani, acqua; che, metti caso di essere vestita con quattro stracci, vieni bene comunque.


No, no sequins or sparkly dress ok? I'm not a party girl
It 'obvious that something went wrong and I was not serious!
In this Milan Fashion Week, Fashion Week-or call it what you like-I enjoyed it. Yes, I lived it with the right spirit, experimenting new things, experiencing an average of embarrassing situations and laughing heartily
We took these pictures in an underground location, in the area of skyscrapers Porta Garibaldi in Milan, near Corso Como: a square with lights, mirrors, 24-storey buildings, water, a perfect location for this shooting in collaboration with Igigi.
This beautiful party is a cocktail dress draped over the side,  blue china with sparkling gold effect!
Collection FW 13-14 Igigi by Yuliya Raquel.


mercoledì 19 febbraio 2014

PRIMAVERA14 CURVY-PLUS SIZE: IGIGI IN FULL BLOOM

Va bene, sì, l'ho già detto in più di una occasione quanto apprezzi il lavoro di ricerca e di "fashion possibility" che Igigi, brand americano leader nella realizzazione di abiti plus size e curvy, offre alle sue clienti. C'è la volontà di far sentire ogni donna -soprattutto dotata di forme sinuose e floride- una regina da red carpet.

In questo post vi mostrerò le immagini (solo alcune) della nuova collezione Primavera 2014 Igigi by Julija Raquel In Full Bloom Spring Transition 14: abiti lunghi dal pattern floreale e romantico, cocktail dress in morbido jersey per un day to night glamour (il mio preferito è il Decora Dress: bianco e nero optical...anni '60!!!), e il capo primaverile per eccellenza, lo spolverino, rivisitato in chiave sporty.














Special thanks to Igigi's Press Staff

PRIMAVERA14 CURVY-PLUS SIZE: IGIGI IN FULL BLOOM

Va bene, sì, l'ho già detto in più di una occasione quanto apprezzi il lavoro di ricerca e di "fashion possibility" che Igigi, brand americano leader nella realizzazione di abiti plus size e curvy, offre alle sue clienti. C'è la volontà di far sentire ogni donna -soprattutto dotata di forme sinuose e floride- una regina da red carpet.

In questo post vi mostrerò le immagini (solo alcune) della nuova collezione Primavera 2014 Igigi by Julija Raquel In Full Bloom Spring Transition 14: abiti lunghi dal pattern floreale e romantico, cocktail dress in morbido jersey per un day to night glamour (il mio preferito è il Decora Dress: bianco e nero optical...anni '60!!!), e il capo primaverile per eccellenza, lo spolverino, rivisitato in chiave sporty.



martedì 18 febbraio 2014

SETTIMANA DELLA MODA DI MILANO: POSER, LAMENTONE ED ENTUSIASTE



Ehi ehi, siamo in pieno clima Fashion Week. La Settimana della Moda di Milano, quei cinque giorni (e allora perchè week...) di trambusto nel capoluogo lombardo, in cui tutto è niente, e viceversa.


Si vedono in giro gli addetti ai lavori. Quelli muniti di tablet, pc, notebook, quadernetto e biro, refelx e borsoni, che sono lì, alla tal sfilata o presentazione, perché ventidue minuti dopo devono inviare alla redazione xyz il pezzo pronto da far uscire. Spesso stanno in piedi, non hanno il posto a sedere...quello è riservato ai vip che hanno più di 10 mila followers su Instagram. Forza e coraggio e 7 euro al pezzo, ok?

Si vedono in giro i-le poser. Ragazzi e ragazze di varia nazionalità, presenti a tutte le sfilate (ovviamente Gucci, Prada, Armani, Scervino, Scognamiglio su tutti); ci sono ad ogni costo, ma fuori, a fare mercato con le "colleghe" (ma di cosa?), e poi, appena arriva un fotografo (capirai ci sono gli alveari di fotografi) taaaac dritte come l'amido asciutto con la manina sul fianco e lo sguardo perso verso il tram che sta falciando il povero cameraman che attraversa! Ad ogni strike a pose, un cameraman perde un piede.

Si vedono in giro le lamentone: giornaliste, blogger, assistenti, pr, zie, nonne e cugine che, senza capire bene a quale titolo o frustrazione, si lamentano dalla mattina alla sera. Devono far sapere al mondo che a Milano, durante la Settimana della Moda, ci si sveglia presto e si va a letto tardissimo, che si fanno cocktail party non pasti, che mangi, sì, ma una volta ogni giorno e mezzo, e che fanno male i piedi; che c'è da prendere sedici volte la metropolitana, e che ci sono in giro tantissime gnocche da far venire i sensi di colpa anche ad una che se ne frega! Potevi anche stare a casa, no?

Si vedono in giro le entusiaste. Chi per la prima volta -o per l'ottava, nona, decima- prende parte all'evento. C'è la genuinità, la curiosità, la voglia di divertirsi e, che so, incontrare amiche e colleghe che, per tutto il resto dell'anno, senti solo su Facebook o mettendo il cuoricino su Instagram. Chi ha il batticuore vedendo uscire gli abiti in passerella, chi fotografa dettagli e sorrisi, chi i sorrisi li fa perché in fin dei conti è un piacere essere lì in quel momento; chi si gode la frenesia, chi conclude la giornata alle 22.00 davanti ad un hamburger con le colleghe. Evviva-evviva c'è ancora chi se la gode!

E poi ci sono anche io che a sto giro la prenderò molto leggera: sono oberata di lavoro da settimane, non ho inviato richieste di accredito, ho qualche appuntamento molto carino (che vedrete poi qui) e incontrerò qualche amica per un caffè o un sushino (lo so, fa milanese imbruttito...).

SETTIMANA DELLA MODA DI MILANO: POSER, LAMENTONE ED ENTUSIASTE



Ehi ehi, siamo in pieno clima Fashion Week. La Settimana della Moda di Milano, quei cinque giorni (e allora perchè week...) di trambusto nel capoluogo lombardo, in cui tutto è niente, e viceversa.