CONTR(APPUNTI) DI GUAPY

Letture morbide per quando ci si annoia sul divano con la vaschetta di Viennetta...


Io non sono una gran bevitrice di caffè, il caffè inteso come ristretto senza zucchero sapore intenso. Sono una che declina l'aroma pregiata al decaffeinato, all'orzo, al gusto gianduia o vaniglia. Detto questo, sono però molto attenta alle ultime novità in fatto di design, ossia, amo follemente le macchinette del caffè con le cialde. Mi ci diverto proprio! Ieri ho scoperto che Lavazza farà uscire a brevissimo Éspria l’ultimo modello della gamma A Modo Mio, realizzata in partnership con Electrolux, leader internazionale degli elettrodomestici. Il sistema espresso casa di Lavazza si arricchisce così di una nuova macchina che ha nella compattezza e nella semplicità i suoi punti di forza.
Éspria è studiata per adattarsi agli spazi e alle abitudini dei consumatori italiani, con una particolare attenzione all’eleganza. Grazie al suo design moderno ed essenziale, è profonda solo 32 cm e larga 12,8 cm: piccole dimensioni per grandi performance, un piccolo concentrato di tecnologia per garantire un espresso a regola d’arte.

La qualità dell’espresso è garantita Lavazza. Éspria funziona, infatti, con le capsule dell’ampia gamma Lavazza A Modo Mio, in cui sono racchiusi oltre cento anni di passione ed esperienza dell’azienda torinese, per portare nelle case degli italiani il piacere di un espresso sempre perfetto. Qualità superiore e gusto autentico che rendono ogni tazzina un’esperienza unica e indimenticabile.



Io e lei abbiamo in comune tre cose fondamentali per la nostra vita: il piacere di cucinare ( io me la cavo abbastanza bene, lei assolutamente di più), la musica rock (passione intramontabile da quando a 16 anni ascoltavo tutti i dischi dei Led Zeppelin di papà) e l'essere curvy girl.
Oggi vi voglio presentare la cuoca tatuata: Babe, una delle food blogger più simpatiche e "giuste" che io conosca. Una che ti fa sentire normale ai fornelli e con la quale puoi parlare del più e del meno senza avere basi di cucina molecolare; una che torna dall'ufficio, apre il frigo, si infila il grembiulino e tac: manicaretto da leccarsi i baffi servito. A me Barbara sta simpatica e poi, con le sue morbide curve, è davvero bellissima. Lei lo sa. Ve la voglio presentare con questa intervista.  Continua ....VI PRESENTO BABE, LA CUOCA TATUATA



L'esperienza insegna, anche qualche lacrima versata a dirla tutta:  per sopravvivere nei rapporti con chi non perde occasione di farti sentire una portaerei bisogna avere la faccia tosta, da me si dice "come il posteriore" e oggi mi sento fine perchè l'esatta terminologia vorrebbe una parola che inizia per cu. Sono le classiche situazioni in cui il peso (più o meno over) di una ragazza diventa l'essenza di tutto quanto, lo strumento attraverso il quale l'imbecille di turno si fa forte ( e qui arriva Cocciante con l'acuto...Povero diavolo che pena mi faaaaa). 

Queste sono rotture- barra-umiliazioni-barra-offese-barra-situazioni tipo da affrontare con discreto successo. Continua..
ATTENZIONE, CONCENTRAZIONE, RITMO E..SAVOIRE FAIRE

Come quando scambiavi le figurine panini ( che poi attaccavi con la Coccoina che sapeva di mandorla andata a male)  e dicevi: Celo-Manca-Celo-Celo-Doppia; la Fashion Week di Milano è un po' così: un calendario di eventi, sfilate, festicciole, brindisi, presentazioni, foto, insomma cosa da fare e depennare dalla lista.
Ci sono cose e situazioni che contraddistinguono la settimana della moda milanese e che, senza di esse, tutto sembrerebbe troppo normale. Perché è chiaro no? Durante quei sette giorni, che poi sono sei, succedono cose che nella vita normale di esseri pensanti e dotati di raziocinio non dovrebbero accadere. Salvo poi farle necessariamente e lamentarsene tre secondi dopo su Facebook.

Procediamo con sintesi a scoprire se anche voi siete state delle ottime protagoniste da Fashion Week. Sappiate dirmelo, di grazia! Continua...IL CELO-MANCA DELLA FASHION WEEK MILANESE

Ah, Settembre fa rima con inizio dell'anno lo sapete tutti, e anche se da diversi anni non mi metto lo zaino dell'Invicta in spalla, provo sempre quel briciolo di malinconia da primo giorno di scuola.
Ora, di questo mese in realtà amo moltissime cose da avere, vedere, sentire, annusare, mangiare, bere, ascoltare.Amo avere un'agenda nuova sulla quale annotare appuntamenti, pensieri e raccogliere foto ( sì, non la prendo a Dicembre per Gennaio, faccio come con il diario o la Smemo)

Amo andare in bicicletta e non vedere più oltre i campi di grano, e scorgere a malapena i campanili nei paesi che vengono dopo il mio.

Amo le coppie che si sposano e che mi commuovono. Non faccio la banalotta che guarda solo il taglio a sirena dell'abito o se la calla si abbina bene alla gerbera!
Conitnua...DI SETTEMBRE AMO I PRIMI GIORNI E IL FICO FIORONE


Quando frequentavo le lezioni in Università ero la macchina da guerra del riassunto. Una riassuntologaefficace e capace di ridurre tomi da trecento pagine in un plico di a malapena venticinque. Era tutto unoschemino fatto di frecce, elenchi puntati, sottolineature con l'evidenziatore -a volte rimarcato con la penna blu o verde-, una tappezzeria di post-it.
In questo momento avrei voglia di un riassunto, cosa che da tempo non faccio perchè per lavoro, invece, "devo allungare il brodo" causa scarsità di particolari.
Un riassunto un po' noiosetto, di quelli che ti fanno grattare la testa mentre lo leggi; un elenco puntato -per non perdere il vizio accademico- in cui sciorinerò tutto ciò che mi sta sulle pelotas in questo momento. Un post rompi ca...pello, ecco. Continua...ELENCO PUNTATO DI ROTTURE DI PELOTAS

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Grazie alle guape e ai guapi di essere passati da qui!