martedì 29 aprile 2014

CURVY OUTFIT: FARMVILLE GUAPY W/ IGIGI

Devo aver intercettato l’unico raggio di sole uscito durante il ponte del 25 Aprile, poi è stato il diluvio e dalla manica corta siamo ancora con il trench. Pensare che qualche giorno fa ero alla ricerca di una bicicletta nuova- col cestino e abbastanza massiccia- da regalarmi per il compleanno e da usare per le mie amate pedalate estive brucia calorie e mangia zanzare, e ora sono qui a scrivere con plaid e calzettoni. E’ un’ingiustizia anche solo nei confronti della pedicure-molto accure che mi sono fatta (soffrendo perché io odio farmi toccare i piedi!) se poi il calzettone è ancora d’obbligo! Io sono una ragazza di campagna: c'è proprio poco da fare!
Una cosa è certa: il sole –anche il miserrimo che ha fatto capolino tra le nubi- ha paura di me perché sono le mie gambe, i miei piedi e le mie braccia che lo abbagliano. Sono talmente bianca che persino la macchina fotografica non riesce a mettere a fuoco e devi stare attendo a dove inquadri: non esiste il contro sole da me, esiste il contro pelle. Il verde petrolio del pizzo (con sottoveste color corallo) forse lo accentua ancor di più questo pallore lunare. Così il capello scuro.
Se per caso non ci fosse già abbastanza illuminazione grazie alle mie gambe, ci sono sempre le mie ballerine Pokemaoke: mocassini stracolmi di brillantini e pseudo caramelle gommose (che in realtà sono perline di plastica) che luccicano a dismisura. In testa ho il foulard arrotolato e annodato.

 “Con quel coso lì sembri un’attrice” dice lo zio Gianni. Tu ti gasi e pensi a chissà quale protagonista di film, chissà a quale diva degli anni cinquanta possa rifersirsi…”Come quella della Casa nella Prateria”. CASA-NELLA-PRATERIA ossia outfit Farmville Guapy.



It was the only sunny day after several rainy days and  and I decided to show my legs as white as milk...they were to dazzle the sun! I'm a country girl, there is nothing to say at all, therefore when I received this beautifull dress by Igigi (Nencia Cocktail Dress in Flamingo) I immediately thought that was perfect for a Farmville Outfit :-)
Nencia Cocktail Dress is the best of the old and the new together in a lace dress in peacocky green and coral. It would have been wonderful with  peep-toe pumps and matching clutch for evening, but it was morning and I chose sparkling ballerinas and a flower head scarf.







Photo Angela B.
My outfit:
dress: Igigi by Julia Raquel SS14
shoes: ballerine Pokemaoke SS14
fascia foulard: Claires

orecchini: vintage anni 60

CURVY OUTFIT: FARMVILLE GUAPY W/ IGIGI

Devo aver intercettato l’unico raggio di sole uscito durante il ponte del 25 Aprile, poi è stato il diluvio e dalla manica corta siamo ancora con il trench. Pensare che qualche giorno fa ero alla ricerca di una bicicletta nuova- col cestino e abbastanza massiccia- da regalarmi per il compleanno e da usare per le mie amate pedalate estive brucia calorie e mangia zanzare, e ora sono qui a scrivere con plaid e calzettoni. E’ un’ingiustizia anche solo nei confronti della pedicure-molto accure che mi sono fatta (soffrendo perché io odio farmi toccare i piedi!) se poi il calzettone è ancora d’obbligo! Io sono una ragazza di campagna: c'è proprio poco da fare!
Una cosa è certa: il sole –anche il miserrimo che ha fatto capolino tra le nubi- ha paura di me perché sono le mie gambe, i miei piedi e le mie braccia che lo abbagliano. Sono talmente bianca che persino la macchina fotografica non riesce a mettere a fuoco e devi stare attendo a dove inquadri: non esiste il contro sole da me, esiste il contro pelle. Il verde petrolio del pizzo (con sottoveste color corallo) forse lo accentua ancor di più questo pallore lunare. Così il capello scuro.
Se per caso non ci fosse già abbastanza illuminazione grazie alle mie gambe, ci sono sempre le mie ballerine Pokemaoke: mocassini stracolmi di brillantini e pseudo caramelle gommose (che in realtà sono perline di plastica) che luccicano a dismisura. In testa ho il foulard arrotolato e annodato.

 “Con quel coso lì sembri un’attrice” dice lo zio Gianni. Tu ti gasi e pensi a chissà quale protagonista di film, chissà a quale diva degli anni cinquanta possa rifersirsi…”Come quella della Casa nella Prateria”. CASA-NELLA-PRATERIA ossia outfit Farmville Guapy.



mercoledì 23 aprile 2014

TRA POCO SARANNO 30 E INTENDO DIVENTARE GUAPY PRO

"Ma non fai più outfit?"
"Dove sei finita Guapy?"

Fermi tutti e procediamo con calma: sono sempre qui, è che con la testa ci sono meno, o meglio ce l'ho divisa in cassettini da riempire di volta in volta a seconda del luogo/momento/situazione mi si presenti, e quindi spesso e mal-volentieri latito.

E' un periodo di cambiamenti -alcuni positivi, altri particolarmente stronzi da digerire- quindi devo incastrare tutto perfettamente e cercare (ce la posso fare per una volta) di fare la persona matura ed evolvere nella versione Guapy pro.

Cosa sta cambiando? direte voi;
Cosa vuoi essere, Guapy, diccelo!

Beh, stanno cambiando tante cose e ho qualche consapevolezza in più su chi voglio diventare e chi non voglio essere, ora. Una su tutte: tra poco più di un mese farò 30 anni.



-Saper scegliere. Molte cose mi sembrano dannatamente frivole e sì, ok, c'è bisogno di leggerezza, ma spesso mi capita di fare una cosa o partecipare ad un evento e dieci minuti dopo dalla mia dipartita da tale "appuntamento" cacciare giù parolacce a perdifiato. Perché? Perché magari preferirei stare a casa a studiarmi il ricettario nuovo o a stendere tagliatelle verdi, per dire. Non è lo spirito da massaia che incombe è, sia chiaro, è voglia di normalità.
-Lavorare e non lamentarsi. No, ma ragà, chi si sta lamentando? Sto proprio splafonando: il mio lavoro (scrivere, editare, pubblicare, giornalistare...) è meraviglioso, non sono in fonderia, non sollevo pesi (se non quelli mortali di spirito di certa gente!), ma ci sono tanti "ma". Tipo i favori e il volontariato? Ecco sì, facciamo che il lavoro va retribuito e il volontariato lo faccio all'oasi della Lipu a dar da mangiare ai piccoli di airone nano? Che le bollette poi mica ce le paghi dicendo all'amministrazione Enel:"Guardi la  fattura la pago facendo volontariamente le pulizie negli uffici della mia area ok?". Dai, facciamo i seri, che qui si parla tanto degli ottanta euro in busta paga di Renzi e poi il 43% dei giovani non ha nemmeno uno straccio di contratto!
-Voler bene a chi mi fa vedere a cuori. Ah sì, ci sono persone a cui ho dato meno del dovuto e che meriterebbero tutto il tuttibile, e persone che avendole sovrastimante hanno prosciugato un pochino del mio cuore. Ho chiuso bottega: verrete passati ai raggi infra red.
-Prendermi spazio e tempo. Per me e punto. Voglio andare a nuotare, farmi un piccolo ufficio nella casa nuova con le foto che ho scattato sopra i muri; voglio poter godere dei pomeriggi sul divano con un buon libro, voglio pianificare un viaggio ovunque- anche a Pioltello per dire- ma che sia vissuto come quelli passati, voglio mangiare bene-sano-no merdosità inside e voglio dedicare spazio e tempo a chi lo deve avere!
-Intendo godere delle piccole cose, che poi sono quelle che si rivelano grandi a lungo andare, ed evitare, se possibile, di non farmi uccidere dalla gastrite prima di mettere in pratica tutte queste belle parole.

Con affetto, Guapy

TRA POCO SARANNO 30 E INTENDO DIVENTARE GUAPY PRO

"Ma non fai più outfit?"
"Dove sei finita Guapy?"

Fermi tutti e procediamo con calma: sono sempre qui, è che con la testa ci sono meno, o meglio ce l'ho divisa in cassettini da riempire di volta in volta a seconda del luogo/momento/situazione mi si presenti, e quindi spesso e mal-volentieri latito.

E' un periodo di cambiamenti -alcuni positivi, altri particolarmente stronzi da digerire- quindi devo incastrare tutto perfettamente e cercare (ce la posso fare per una volta) di fare la persona matura ed evolvere nella versione Guapy pro.

Cosa sta cambiando? direte voi;
Cosa vuoi essere, Guapy, diccelo!

Beh, stanno cambiando tante cose e ho qualche consapevolezza in più su chi voglio diventare e chi non voglio essere, ora. Una su tutte: tra poco più di un mese farò 30 anni.

giovedì 17 aprile 2014

CURVY OUTFIT W/ MAT FASHION E LE TUTE PER SENTIRSI LIBERA

Io ho sempre voluto mettermi il tony di Mario Bross (il tony da noi in pianura padana è la tuta del meccanico) perché mi sa di pratico, e poi è vintage. E’ un po’ come dire “Esco in tuta” e tutti ti guardano male perché credono sia doveroso e obbligatorio andare al Super Dì con le decolleté e la pencil skirt a sgambettare nel reparto surgelati.
Io in tuta ci esco, ma dipende dalla tuta: c’è quella per tinteggiare i muri di casa di verde bamboo (presto su queste pagine), c’è la tuta per andare a correre (l’ultima volta che l’ho fatto era la campestre della terza lcieo); ah, poi c’è la tuta da sub (che non uso perché mi limito allo snorkeling), e le tute da “uscita” che ti fanno sentire libera. Dentro quelle tute ti muovi bene e libera. Nessuna costrizione né fasciatura pro cellulite.

Ci sono le tute come quelle di Mat Fashion: nera, harem pants, con il profilo “basket” sullo scollo e il motivo sfacciato e inca sulla gamba sinistra…giusto per non passare inosservate.






 





Photo Marco Distaso
Tks to Paola Amethyste

My outfit:
tuta: Mat Fashion che potete trovare da Paola Amethyste ( QUI )
shoes Camper
blazer corto plus size: Junarose
orecchini: vintage
occhiali da sole: vintage American Apparel
bangles: vintage anni 70

CURVY OUTFIT W/ MAT FASHION E LE TUTE PER SENTIRSI LIBERA

Io ho sempre voluto mettermi il tony di Mario Bross (il tony da noi in pianura padana è la tuta del meccanico) perché mi sa di pratico, e poi è vintage. E’ un po’ come dire “Esco in tuta” e tutti ti guardano male perché credono sia doveroso e obbligatorio andare al Super Dì con le decolleté e la pencil skirt a sgambettare nel reparto surgelati.
Io in tuta ci esco, ma dipende dalla tuta: c’è quella per tinteggiare i muri di casa di verde bamboo (presto su queste pagine), c’è la tuta per andare a correre (l’ultima volta che l’ho fatto era la campestre della terza lcieo); ah, poi c’è la tuta da sub (che non uso perché mi limito allo snorkeling), e le tute da “uscita” che ti fanno sentire libera. Dentro quelle tute ti muovi bene e libera. Nessuna costrizione né fasciatura pro cellulite.

Ci sono le tute come quelle di Mat Fashion: nera, harem pants, con il profilo “basket” sullo scollo e il motivo sfacciato e inca sulla gamba sinistra…giusto per non passare inosservate.

mercoledì 16 aprile 2014

SOCIAL+FASHION+COMMERCE=ADDVERT.IT

Quando compriamo –o anche vediamo solo in vetrina sbavando- un paio di scarpe, scatta subito la manina che agguanta lo smartphone, e apre Instagram o Facebook. Siamo troppo social, bramiamo lo sharing immediato della nostra foto con il filtro giusto, e aspettiamo il like. Succede poi che ti venga chiesto dove acquistare la “tal cosa”, una-due-tre volte, e lì capisci di essere una trend setter (poco umorismo, grazie), e che se ci fosse una provvigione per ogni acquisto che hai indotto, che “hai provocato” con sommo odio da parte dei mariti-compagni-fidanzati delle tue lettrici, saresti anche gratificata.
Ma non si può, perché nessuno ha pensato di creare un contenitore in cui si possano fondere shopping on line vari ed eventuali, e il social network? Fermi tutti: c’è, esiste! L’ho visitata in lungo e in largo, poi ho deciso di iscrivermi. Si chiama Addvert, ed è una nuova piattaforma (sbarcata proprio in questi giorni sul web perché evidentemente avranno udito i miei desideri…) in cui vengono aggregati i migliori e commerce presenti sulla piazza virtuale.





Addvert è un vero e proprio social commerce; il suo essere social sta proprio nello sharing dei prodotti dopo aver creato un profilo (è davvero semplice e veloce), e nel follow: con Addvert si possono seguire altri utenti con gusti simili (anche opposti, ci mancherebbe!).

Come funziona? Prendiamo Lina-Pina-Gina e Mario.
Lina e Pina sono delle social addicted  e hanno decine di wishlist di vestiti, borse, scarpe, occhiali e cappelli;
Gina si arma di pc e carta: è fanatica dello shopping on line;
Mario ha un sito e commerce e vende scarpe on line.

Lina scopre lo shop on line di Mario:  vede un paio di scarpe fichissime e le aggiunge alla sua pagina di Addvert.
Pina vede le scarpe di Lina e decide di condividerle sulla propria bacheca
Gina, durante la ricerca, trova gli articoli condivisi da Lina e Pina, e pensa che le due ragazze abbiano buon gusto. Le segue, diventano followers. Vede le scarpe che le due hanno condiviso, e le acquista.

Totale? Sono tutti contenti: Gina ha comprato le scarpe a prezzo scontato, Lina e Pina ricavano una piccola percentuale sulla vendita dei prodotti che hanno segnalato, e Mariograzie al social sharing degli utenti Addvert ha incrementato le vendite.  Una gran trovata, insomma, questo Addvert.

SOCIAL+FASHION+COMMERCE=ADDVERT.IT

Quando compriamo –o anche vediamo solo in vetrina sbavando- un paio di scarpe, scatta subito la manina che agguanta lo smartphone, e apre Instagram o Facebook. Siamo troppo social, bramiamo lo sharing immediato della nostra foto con il filtro giusto, e aspettiamo il like. Succede poi che ti venga chiesto dove acquistare la “tal cosa”, una-due-tre volte, e lì capisci di essere una trend setter (poco umorismo, grazie), e che se ci fosse una provvigione per ogni acquisto che hai indotto, che “hai provocato” con sommo odio da parte dei mariti-compagni-fidanzati delle tue lettrici, saresti anche gratificata.
Ma non si può, perché nessuno ha pensato di creare un contenitore in cui si possano fondere shopping on line vari ed eventuali, e il social network? Fermi tutti: c’è, esiste! L’ho visitata in lungo e in largo, poi ho deciso di iscrivermi. Si chiama Addvert, ed è una nuova piattaforma (sbarcata proprio in questi giorni sul web perché evidentemente avranno udito i miei desideri…) in cui vengono aggregati i migliori e commerce presenti sulla piazza virtuale.

lunedì 14 aprile 2014

DENIM: AD OGNUNO IL SUO FIT W/ FIORELLA RUBINO

Bando allo skinny. Questo sarebbe potuto essere il titolo di questo post, anche perché come si evince dalle foto pubblicate qui sotto, sto avendo una naturale predilezione per il jeans largo, leggero e ampio, un perfetto boyfriend jeans, che sia anche di una taglia in più.
Attitudine scellerata -direte voi in coro pensando alle mie rotondità- ma che mi trova in perfetto agio-agile!
Il boyfit della nuova collezione Fiorella Rubino ( qui..anche se li ho presi di una tg più grande) mi piace per tre motivi fondamentali: 1) come sta in vita, 2) mi piace in fondo con quel risvoltino a banda fluo e blu- sportivo anche con il tacco, 3) è leggero e lo puoi portare anche durante il falò di ferragosto che non sudi!

Altra fissazione correlata al boyfriend jeans (che a mio avviso si abbina bene a qualcosa di- preferibilmente- più aderente e corto, sopra!) sono le decolletè (come??? tu???) e il rosso: come il conto corrente, il mio rossetto preferito e il gilet corto (anch'esso di Fiorella Rubino, ma della precedente collezione!).

Boyfit Fiorella Rubino + mini gilet + borsa giramondo con le farfalle Marakita + occhiale a fiori - calze di ogni tipo x pollini a profusione = primavera. 












Ph Marco Distaso


My outfit:
boyfit jeans: Fiorella Rubino
gilet rosso: Fiorella Rubino
maglia: Kiabi
borsa: Giramondo bag by Marakita
shoes: Fratelli Rossetti

DENIM: AD OGNUNO IL SUO FIT W/ FIORELLA RUBINO

Bando allo skinny. Questo sarebbe potuto essere il titolo di questo post, anche perché come si evince dalle foto pubblicate qui sotto, sto avendo una naturale predilezione per il jeans largo, leggero e ampio, un perfetto boyfriend jeans, che sia anche di una taglia in più.
Attitudine scellerata -direte voi in coro pensando alle mie rotondità- ma che mi trova in perfetto agio-agile!
Il boyfit della nuova collezione Fiorella Rubino ( qui..anche se li ho presi di una tg più grande) mi piace per tre motivi fondamentali: 1) come sta in vita, 2) mi piace in fondo con quel risvoltino a banda fluo e blu- sportivo anche con il tacco, 3) è leggero e lo puoi portare anche durante il falò di ferragosto che non sudi!

Altra fissazione correlata al boyfriend jeans (che a mio avviso si abbina bene a qualcosa di- preferibilmente- più aderente e corto, sopra!) sono le decolletè (come??? tu???) e il rosso: come il conto corrente, il mio rossetto preferito e il gilet corto (anch'esso di Fiorella Rubino, ma della precedente collezione!).

Boyfit Fiorella Rubino + mini gilet + borsa giramondo con le farfalle Marakita + occhiale a fiori - calze di ogni tipo x pollini a profusione = primavera. 



mercoledì 9 aprile 2014

MIROGLIO LA SCALA: CONCEPT STORE ECO DESIGN CON I BEST OF DEI BRAND

Un agglomerato di bellezza, il concept store Miroglio in Piazza della Scala a Milano dove ieri sera, in piena settimana di Fuorisalone, si é tenuto l'opening party in cui fashion e pezzi di storia del design si sono mixati a meraviglia.

Uno store di 600 metri quadrati, su tre livelli, e dal gusto decisamente minimale. Riciclo e riuso sono il filo conduttore dell'allestimento: grate dei tombini come balaustre del piano superiore, tubi e raccordi idraulici per le relle. Cose per le quali perdo la testa e faccio applausi.

Abiti e accessori al piano terra e al semi piano, design in mostra al piano superiore. Da ammirare (fotografare e invidiare forte chi li possiede- soprattutto la  Lettera 22 Olivetti), trovano spazio espositivo nel concept store Miroglio 21 oggetti simbolo del design italiano della Collezione Storica de Il Compasso d'oro ADI.



 All' interno tutto il best of delle collezioni primavera estate 2014 (compresi accessori e borse) dei brand del gruppo Miroglio: Elena Mirò, For.me, Caractèr in primis, ma anche degli altri marchi. All'apparenza uno showroom, é in realtà un favoloso negozio in cui trovare anche capi e capsule di nomi importanti del pret à porter come Massimo Giorgetti per Elena Mirò e Gabriele Colangelo per Caractère- da acquistare (care amiche, ci sono capi, assortimento e taglie: esposta c'é la collezione, ma chiedete ciò che desiderate e vi sarà dato!)


Ovviamente la sottoscritta (e il lovely Marco Guapito), e le compagne di avventura Giorgia e Alessandra, erano presenti (sparandoci anche le pose con la schiera di fotografi).

Attente ai due Direttori è!
 

Total look Fiorella Rubino della collezione Autunno 2014 (sono in assoluta anteprima!!!) 






Con Elena Schiavon






Miroglio Concept Store Piazza della Scala
Via Verdi, 2 angolo Via Manzoni
Milano