lunedì 31 marzo 2014

GLI HASHTAG DI PRIMAVERA

Tra uno starnuto e un colpo di tosse, con la voce da citofono scassato e il naso screpolato (non ho 97 anni, anche se dall'attacco di questo post potrebbe sembrare), devo comunque ammettere che la primavera mi piace. E' una stagione che appaga i sensi. Mi sono guardata attorno, e non ho aguzzato solo il senso visivo, no, ci ho aggiunto anche l'olfatto, il tatto, l'udito e il gusto, giusto per essere completa, per viverla appieno questa Primavera.
Ho capito (e ho annotato da diligente scrivano-donna) cosa mi piace e cosa no. Ho capito anche che esistono gli #hashtag di primavera.


-Fiori: vi vedo nei chioschi, nei prati che disturbano di colore l'erbaccia, nei mazzi dei "Rosari" tra i tavolini del bar; vi vedo finti, all'Ikea, spiccicati sulle camicine per bene, sui pantaloni capri, sulle prime zeppe in vetrina. Vi vedo, vi annuso, vi compro. Non posso fare a meno anche di postarli su Instagram #flowerpower.

-L'orto: ortaggi, verdure, vegetali, wellness, bio. #Seseibioseifio (pronunciato alla fiorentina senza "c") 

-Nippon: la febbre da sushi del sabato sera -lunedì pranzo, martedì a merenda e mercoledì a colazione- è ormai dilagante. Palline di riso  a profusione, interi torrenti (controcorrente) svuotati da qualsiasi salmone, alghe, avocado. Purché sia #sushitime #avocadoisthenewananas

-Sandali da turista bavarese con caviglia lussata: sandali, o ciabattone con listelli mozza-piede, basta che abbiano una bella para a contrasto di almeno quattro centimetri, pari...tutta pari, tipo ortopedia. #flatformood

-Maglietta con l'ombelico di fuori che indossava Brenda Walsh: oggi se la metti con la gonna a vita alta è meglio, ma sta bene allo 0,78% della popolazione femminile mondiale. #iltopècrop

-Le prime gite al mare: non sto nemmeno a descrivere perché altrimenti mi viene il magone dal non poterci andare (sto facendo settecentotredici lavori di ogni tipo: dal giornalismo al restauro mobili). #ciaoproprio.

-Pastel: la primavera, si sa, porta con sé i colori pastello, i rosa confetto, i gialli smunti, i verde lattementa e gli azzurrini da è-nato-è-maschio! Salvo solo il lilla, declinato al glicine-indaco-lavanda, il resto lo lascio volentieri ai completi per la cresima. #FaberCastell

-Dieta: scatta il planning micidiale, la tabella trimestrale che ci porterà dritta sul bagnasciuga con meno panza, gluteo sodo, interno coscia scolpito, addome carapace e braccia toniche. Se il planning funziona, finirete dritte in lista per la beatificazione! #Ineedamiracle

-Protagonismo 2.0: smorfie, facce da culo di pollo, labbroni glassati, guance appiccicate, baci al cane, abbracci alla nonna, baci al moroso. Purchè si usi la fotocamera interna da 1 pixel-virgola-cinque e si pigi su share with. #selfie





GLI HASHTAG DI PRIMAVERA

Tra uno starnuto e un colpo di tosse, con la voce da citofono scassato e il naso screpolato (non ho 97 anni, anche se dall'attacco di questo post potrebbe sembrare), devo comunque ammettere che la primavera mi piace. E' una stagione che appaga i sensi. Mi sono guardata attorno, e non ho aguzzato solo il senso visivo, no, ci ho aggiunto anche l'olfatto, il tatto, l'udito e il gusto, giusto per essere completa, per viverla appieno questa Primavera.
Ho capito (e ho annotato da diligente scrivano-donna) cosa mi piace e cosa no. Ho capito anche che esistono gli #hashtag di primavera.

giovedì 27 marzo 2014

LA DONNA PAOLA JOY PER LA PRIMAVERA ESTATE MORBIDA

Dire che voglio bene a questa collezione. è dir poco: ho fatto fatica a scegliere le foto dal lookbook infinito di Paola Joy per la Primavera Estate. Nel post precedente, dedicato al brand, avevo pubblicato la collezione PJ Jeans, quella più sporty, casual e comoda; oggi tocca alla main collection, della quale sono decisamente cotta, innamorata seriamente. La collezione si sviluppa su tre temi, a seconda del mood e delle cromaticità: si passa dai tubini ultra sexy in nero con accenti colorati e flower, al colori della terra, a quelli vivaci dell'arcobaleno. 
QUI per vedere tutta la collezione!















Uno dei miei look preferiti: questo tranch con rouche sulla parte alta dell'abbottonatura mi fa spuntare i cuori in mezzo all'iride!|

LA DONNA PAOLA JOY PER LA PRIMAVERA ESTATE MORBIDA

Dire che voglio bene a questa collezione. è dir poco: ho fatto fatica a scegliere le foto dal lookbook infinito di Paola Joy per la Primavera Estate. Nel post precedente, dedicato al brand, avevo pubblicato la collezione PJ Jeans, quella più sporty, casual e comoda; oggi tocca alla main collection, della quale sono decisamente cotta, innamorata seriamente. La collezione si sviluppa su tre temi, a seconda del mood e delle cromaticità: si passa dai tubini ultra sexy in nero con accenti colorati e flower, al colori della terra, a quelli vivaci dell'arcobaleno. 
QUI per vedere tutta la collezione!

mercoledì 26 marzo 2014

MILANO VINTAGE WEEK: LA SETTIMANA DELLA MODA D'ANTAN

Ne scrivo spesso, perché ho sempre amato dare una seconda possibilità, una seconda-terza-quarta vita alle cose, agli oggetti.
Sebbene non sia una fanatica del vintage, non mi metta il maxi bigodino per farmi il ciuffo a banana, e non vada in redazione al mattino con la gonna a ruota a pois, sono affascinata da tutto ciò che ha avuto una propria esistenza addosso ad altre persone, sui muri di case diverse dalla mia, ai piedi di donne che ora sono bisnonne o zie, in capo a uomini che ora hanno la schiena più curva.
Ho un baule zeppo di borse e accessori vintage, così come i miei amati cappotti anni 40-50-70, tutti appesi nell'armadio e custoditi con affetto immenso per nonna e la nonna bis che me li hanno lasciati.
Non li devo avere solo io: pensate alla Fashion Week, e a quante tipe vadano in giro con capi vintage, finendo anche nelle foto di street style di blasonate testate internazionali, mentre dentro, sulle passerelle, sfila il futuro, la collezione che verrà. O pensate a quanta fierezza nel rispondere:"Ah, no questo non lo trovi più: è un pezzo unico vintage".
Bene, sappiate che a Milano, dal 9 al 13 Aprile si terrà la prima edizione di Milano Vintage Week, una mostra mercato del vintage di qualità realizzata in collaborazione con A.N.G.E.L.O.,lo storico marchio di Angelo Cairoli,  nello showroom Riccardo Grassi in via Giovanni Battista Piranesi 4. 



Un evento interessante rivolto sia a un pubblico di collezionisti e addetti ai lavori, sia ad appassionati e simpatizzanti del genere che, in questa occasione, potranno acquistare capi di abbigliamento, bijoux, accessori, oggettistica e arredi, oltre ad approfondire la conoscenza dell’argomento con due mostre: Un foulard per sempre, che racconta la storia del costume con istantanee di seta in formato 90x90; sposa d’antan con gli abiti e gli accessori della selezione speciale Vintage in love, invece, sarà l'esposizione al primo piano.

Ah ci si potrà sottoporre ad una seduta di trasformazione con: makeup, acconciatura e style!

Dove-come-quando? Milano Vintage Week  da mercoledì 9 a domenica 13 aprile, dalle 11.00 alle 21.00, via Giovanni Battista Piranesi 4.  Il costo del biglietto d’ingresso è di euro 3. Sarà disponibile un servizio di free-shuttle per tutta la durata della manifestazione. Sul sito www.milanovintageweek.com troverete tutte le informazioni pratiche, l’elenco degli espositori e il calendario degli eventi aggiornato in tempo reale. 



MILANO VINTAGE WEEK: LA SETTIMANA DELLA MODA D'ANTAN

Ne scrivo spesso, perché ho sempre amato dare una seconda possibilità, una seconda-terza-quarta vita alle cose, agli oggetti.
Sebbene non sia una fanatica del vintage, non mi metta il maxi bigodino per farmi il ciuffo a banana, e non vada in redazione al mattino con la gonna a ruota a pois, sono affascinata da tutto ciò che ha avuto una propria esistenza addosso ad altre persone, sui muri di case diverse dalla mia, ai piedi di donne che ora sono bisnonne o zie, in capo a uomini che ora hanno la schiena più curva.
Ho un baule zeppo di borse e accessori vintage, così come i miei amati cappotti anni 40-50-70, tutti appesi nell'armadio e custoditi con affetto immenso per nonna e la nonna bis che me li hanno lasciati.
Non li devo avere solo io: pensate alla Fashion Week, e a quante tipe vadano in giro con capi vintage, finendo anche nelle foto di street style di blasonate testate internazionali, mentre dentro, sulle passerelle, sfila il futuro, la collezione che verrà. O pensate a quanta fierezza nel rispondere:"Ah, no questo non lo trovi più: è un pezzo unico vintage".
Bene, sappiate che a Milano, dal 9 al 13 Aprile si terrà la prima edizione di Milano Vintage Week, una mostra mercato del vintage di qualità realizzata in collaborazione con A.N.G.E.L.O.,lo storico marchio di Angelo Cairoli,  nello showroom Riccardo Grassi in via Giovanni Battista Piranesi 4. 

martedì 25 marzo 2014

PJ JEANS: QUANDO LA CURVY E' UNA "TIPA SPORTY''

E' vero, ci piace metterci "in tiro", ci sentiamo bene, però (e ciò che dico è una verità assoluta almeno per me) è assodato che il nostro essere comode prevarica su qualsiasi voglia di divismo o civetteria. Ditelo (e vi prego, altrimenti mi sento un'aliena) che anche voi al supermercato non andate con il tacco 12. Ditemelo che amate i jeans, le t shirt o le felpine con il cappuccio che vi abbracciano.
Secondo me si può essere phyghe anche in versione casual, perchè più si è easy, più tocca al vostro essere emergere.
Con questa premessa "delle mie" pubblico la nuova collezione primavera estate 2014 di Paola Joy, della  collection PJ Jeans. Io sono fan di Paola Joy, perchè veste le curvy e plus size con stile ed attenzione al dettaglio.
I colori dominanti sono freschi, e sanno di mare: bianco, acqua marina, blu, giallo e verde. Bellissime le t shirt, pratici ed indispensabili i giubbini impermeabili, immancabile il denim e il pantalone skinny in cotone leggero.




















PJ JEANS: QUANDO LA CURVY E' UNA "TIPA SPORTY''

E' vero, ci piace metterci "in tiro", ci sentiamo bene, però (e ciò che dico è una verità assoluta almeno per me) è assodato che il nostro essere comode prevarica su qualsiasi voglia di divismo o civetteria. Ditelo (e vi prego, altrimenti mi sento un'aliena) che anche voi al supermercato non andate con il tacco 12. Ditemelo che amate i jeans, le t shirt o le felpine con il cappuccio che vi abbracciano.
Secondo me si può essere phyghe anche in versione casual, perchè più si è easy, più tocca al vostro essere emergere.
Con questa premessa "delle mie" pubblico la nuova collezione primavera estate 2014 di Paola Joy, della  collection PJ Jeans. Io sono fan di Paola Joy, perchè veste le curvy e plus size con stile ed attenzione al dettaglio.
I colori dominanti sono freschi, e sanno di mare: bianco, acqua marina, blu, giallo e verde. Bellissime le t shirt, pratici ed indispensabili i giubbini impermeabili, immancabile il denim e il pantalone skinny in cotone leggero.

giovedì 20 marzo 2014

CURVY OUTFIT: CON LA MAXI GONNA TAVIANI PER LA DIFESA DEL SENAPE!

Ci sono colori che appena li nomini suscitano facce schifate tipo...il senape. Il senape è vituperato da secoli perché -oggettivamente- non sta bene a nessuno e non so spiegarne il motivo. Forse sarà colpa del sottotono giallino,  della tonalità da cirrosi epatica, o forse dell'associazione di idee che si fa con il vasetto aperto nel frigorifero? Immagine brutta, lo so.
Io sono per la difesa dei più deboli, dei derelitti e del senape. Lo difendo a spada tratta e me lo metto addosso: sulla maxi gonna etno chic della nuova collezione di Taviani, che mi ricorda molto quelle che mia madre aveva nelle foto dei sedici anni,  ritratta da mio padre saltellante nei campi (non era Woostock, ma l'Oltrepo Pavese); senape lo è anche una delle mie borse preferite (le ho dato anche un nome: Girella), e la mia collana con le formine contorte.
Stavo per dimenticare una cosa fondamentale: oltre al senape, spesso, si bistrattano anche alcune bancarelle del mercato in quanto poco chic, poco cool, poco fashion, poco de che? Comprateli tu un paio di stivali made in Italy (in eco pelle, ovviamente...che hai pure le pretese?) con la para un filo tamarra a dieci euro scarsi!






 


CURVY OUTFIT: CON LA MAXI GONNA TAVIANI PER LA DIFESA DEL SENAPE!

Ci sono colori che appena li nomini suscitano facce schifate tipo...il senape. Il senape è vituperato da secoli perché -oggettivamente- non sta bene a nessuno e non so spiegarne il motivo. Forse sarà colpa del sottotono giallino,  della tonalità da cirrosi epatica, o forse dell'associazione di idee che si fa con il vasetto aperto nel frigorifero? Immagine brutta, lo so.
Io sono per la difesa dei più deboli, dei derelitti e del senape. Lo difendo a spada tratta e me lo metto addosso: sulla maxi gonna etno chic della nuova collezione di Taviani, che mi ricorda molto quelle che mia madre aveva nelle foto dei sedici anni,  ritratta da mio padre saltellante nei campi (non era Woostock, ma l'Oltrepo Pavese); senape lo è anche una delle mie borse preferite (le ho dato anche un nome: Girella), e la mia collana con le formine contorte.
Stavo per dimenticare una cosa fondamentale: oltre al senape, spesso, si bistrattano anche alcune bancarelle del mercato in quanto poco chic, poco cool, poco fashion, poco de che? Comprateli tu un paio di stivali made in Italy (in eco pelle, ovviamente...che hai pure le pretese?) con la para un filo tamarra a dieci euro scarsi!



mercoledì 19 marzo 2014

PROMOD: AL BLOGGER DAY CHE TI FA SENTIRE PARISIENNE

Ci sono delle domeniche che vanno diversamente da come le trascorri di solito; non perché io sia particolarmente abitudinaria-anzi-ma perché tengo ad alcune ritualità precise: la polenta con i miei, le coccole al cane, le coccole al fidanzato (l'ho messo dopo Charlotte ma senza successione meschina), il bricolage, o lo spalmarmi in riva al fiume.
Domenica invece sono stata in Corso Buenos Aires a Milano. Fighettismo all'ennesimo potenza? Ma vi pare? No. Sono stata invitata, assieme ad una decina di colleghe blogger, al Promod blogger day, e ho accettato di buon grado senza sapere poi quale fosse il programma per la giornata, né cosa avrei fatto-visto-sentito-toccato. L'ho fatto perché conosco Promod da quando sono arrivati in Italia dalla Francia e hanno aperto i primi punti vendita. Io li ho sempre amati, quindi perché non andare a dimostrare tutto l'affetto che ho nutrito per loro?
A conclusione di tutto ho decretato che mi sono divertita a bomba e per ragioni precise:
-da Promod ho potuto vedere l'intera collezione primaverile e le anticipazioni della collezione estiva e i trend di stagione. Mi piace tutto.
-da Promod ci hanno dato il compitino: improvvisatevi stylist per un un giorno e andate su e giù per i due piani di store in Corso Buenos Aires, agguantate i capi, gli accessori e le scarpe che più vi colpiscono, e vestite i vostri manichini. Vestite anche voi stesse che ci piace di più. Altro che Shopping Night
-da Promod ci hanno messo al centro dell'attenzione. Persino chi si dava al passeggio in Buenos Aires ci ha scrutato attentamente dalla vetrata perdendoci nasi e guance.
-da Promod, care amiche di curve, moltissimi capi della collezione arrivano sino alla 52 o xxl!
-da Promod mi sono piaciuti persino i tovaglioli del brunch. Un applauso scrosciante a chi ha farcito le baguettes, le brioches salate, i bignè e a chi ha allestito. Praticamente sei a Parigi anche in camerino.
-da Promod mi sono innamorata di un parka leggero in denim slavato (mio) e di una borsa scamosciata verde acqua con le nappine colorate (mia)
-da Promod mi sono divertita a bomba e le ragioni sarebbero ancora molte, ma se vi mostrassi le foto?















Ph Marco Distaso